Come valutare un rischio lavorativo

 

Valutazione dei rischi sicurezza

 

Negli ultimi tempi, il concetto di rischio nei luoghi di lavoro è stato allargato e si è legato ad altri concetti, quali fonte di pericolo, fattore di rischio ed entità di rischio.

Le aziende devono adottare metodi e strumenti idonei a predisporre una precisa valutazione dei rischi, seguendo le indicazioni fornite dal coordinamento tecnologico per la prevenzione dell’amministrazione regionale in materia di sanità, sulla base delle direttive comunitarie.

Il percorso che le aziende devono seguire per valutare correttamente la presenza dei rischi, e per compilare il documento che obbligatoriamente ne deriva, può essere illustrato come segue:

  • Individuazione dei fattori di rischio:

Le linee comunitarie prevedono due tipologie di rischio, quelli conosciuti, i quali sono di semplice individuazione e permettono di rilevare facilmente le misure di controllo, e quelli poco identificabili, per i quali è necessario compiere maggiori controlli ed ispezioni. Questi ultimi si trovano solitamente nelle aziende più complesse e quindi è necessaria una differenziazione tra rischi generali, specifici, particolari e di emergenza.

  • Individuazione dei lavoratori esposti:

In un’azienda è indispensabile individuare quali sono i lavoratori che a causa delle mansioni alle quali sono adibiti, si trovano in una situazione di maggior esposizione attuale o futura. Tutti quelli che risultano particolarmente a rischio vengono poi segnalati al medico competente, al fine di intraprendere le giuste cautele, sia sanitarie che formative ed informative.

  • Calcolo dell’entità delle esposizioni:

Dopo aver compiuto una rilevazione dei dati relativi alla frequenza e alla durata dei lavori dai quali possono derivare danni alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, il datore di lavoro dovrà stabilire la necessità di eseguire in futuro una valutazione delle esposizioni adoperando misure di igiene industriale o con quantificazione dell’esposizione come avviene durante l’esposizione ad agenti cancerogeni.

  • Valutazione degli eventuali danni causati dall’esposizione:

Bisogna compiere una stima della portata che può avere un probabile danno, qualora in azienda il rischio si dovesse tramutare in una situazione di estrema emergenza a causa di lesioni fisiche lievi, gravi o addirittura mortali riportate dai lavoratori. La fase della valutazione è considerata fondamentale per l’individuazione del rischio, il quale determina anche la scelta delle misure preventive e protettive per eliminarlo o per ridurlo sensibilmente.

  • Valutazione della eventualità che si manifestino gli effetti:

Si rivela estremamente importante la previsione della probabilità che si verifichino alcuni eventi dannosi per i lavoratori, allo scopo di predisporre un piano per la realizzazione delle misure di prevenzione.

  • Controllo sulla presenza delle misure preventive da adottare:

Questo punto riguarda laverificadella presenza di materiali o sostanze che possono rivelarsi nocivi per i lavoratori, e la conseguente scelta di utilizzare, se possibile, materiali o sostanze sostitutivi, di adottare dispositivi di protezione individuali o collettivi o di organizzare il lavoro in modo da non esporre molti lavoratori alle fonti di rischio.

  • Controllo sulla possibilità di adottare quelle misure:

Si ritiene opportuno effettuare un controllo delle misure tecniche per constatare se le misure tecniche elaborate per limitare i rischi, siano effettivamente attuabili, o se è necessario rivedere la precedente valutazione con una più realistica.

  • Organizzazione di un piano di intervento:

Successivamente il datore di lavoro deve contribuire a realizzare un piano di intervento con le risorse presenti in azienda e determinare se sono richieste alcune azioni per garantire una situazione di sicurezza.

  • Verifica dell’idoneità delle misure:

Con cadenza annuale, all’interno dell’azienda si tiene una riunione nella quale il responsabile della sicurezza per i lavoratori si fa portavoce della volontà dei dipendenti in merito alle scelte aziendali che riguardano l’idoneità delle misure adottate. Queste valutazioni vengono prese analizzando diversi fattori che determinano la situazione infortunistica aziendale.

  • Redazione del DVR (documento valutazione rischi):

Dopo questa serie di verifiche e controlli, viene redatto il documento valutazione rischi. Il documento è una scrittura obbligatoria e contiene tutti i dati specifici, le procedure seguite e l’adozione finale delle misure per aumentare la sicurezza aziendale.

  • Aggiornamento continuo della valutazione:

Le valutazioni compiute non sono permanenti, ma devono essere riproposte quando è necessario aggiornare il DUVRI a causa di modifiche e cambiamenti che riguardano l’allestimento dei locali aziendali, l’utilizzo di macchinari o sostanze necessarie alla produzione, oppure per l’entrata in vigore di nuove norme.

 


ANFOS: Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro

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