La movimentazione manuale dei carichi nel settore del commercio: linee guida per le lavoratrici secondo il D.lgs 81/2008

 

23 Ottobre 2023

La movimentazione manuale dei carichi, con particolare riferimento alla spinta e al traino, rappresenta un’attività quotidiana per molte lavoratrici impiegate nel settore del commercio. Il Decreto legislativo 81/2008 ha introdotto importanti disposizioni a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, imponendo agli datori di lavoro l’obbligo di adottare misure preventive appropriate. L’articolo 185 del D.lgs 81/2008 definisce la movimentazione manuale dei carichi come “ogni operazione di trasporto o sostegno di un carico da parte di uno o più lavoratori”. In ambito aziendale, questa attività può coinvolgere diverse categorie professionali, tra cui commesse, cassiere, magazzinieri e addetti alle consegne. È fondamentale che le aziende del settore del commercio si conformino scrupolosamente alle norme previste dalla legge per garantire la salute e la sicurezza delle loro dipendenti. Inizialmente, è necessario effettuare una valutazione dei rischi specifica per ogni mansione che comporta la movimentazione manuale dei carichi. Questa analisi deve tenere conto di vari fattori quali il peso dell’oggetto da spingere o trascinare, l’altezza degli scaffali in cui sono posizionati i prodotti da prelevare e le caratteristiche fisiche delle lavoratrici coinvolte. Una volta individuati i rischi potenziali, è compito del datore di lavoro adottare misure preventive adeguate per minimizzare le possibilità di infortuni. Le linee guida per la movimentazione manuale dei carichi nel settore del commercio includono, ad esempio, l’uso corretto di attrezzi e ausili ergonomici come carrelli elevatori, transpallet e cingoli motorizzati. È importante fornire alle lavoratrici una formazione adeguata su come utilizzare questi strumenti in modo sicuro ed efficiente. Inoltre, è fondamentale promuovere la consapevolezza sull’importanza dell’esecuzione corretta delle tecniche di sollevamento e spinta. Un altro aspetto cruciale riguarda l’organizzazione del lavoro all’interno dell’azienda. Il datore di lavoro deve garantire che le dipendenti non siano costrette a svolgere attività che superino le loro capacità fisiche o che richiedano uno sforzo troppo elevato. È possibile ridurre il rischio condividendo i carichi pesanti tra più lavoratori o implementando rotazioni delle mansioni al fine di evitare un’eccessiva fatica muscolare. Inoltre, è indispensabile prevedere pause regolari durante il turno lavorativo al fine di permettere alle lavoratrici di recuperare energie e ripristinare la concentrazione necessaria per mantenere una corretta postura durante le operazioni di spinta e traino dei carichi. L’utilizzo dei dispositivi antitrauma come caschi o protezioni per schiena può essere anche considerato in caso di situazioni a rischio. Infine, è fondamentale monitorare costantemente l’efficacia delle misure preventive adottate. Il datore di lavoro deve effettuare periodiche valutazioni dei rischi e verificare se le linee guida stabilite siano state effettivamente applicate. In caso contrario, saranno necessari ulteriori interventi correttivi per garantire la sicurezza delle lavoratrici del settore del commercio. In conclusione, il D.lgs 81/2008 ha rivoluzionato il modo in cui le azi

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