L’acronimo RSPP sta per Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Questa figura ha il compito di gestire tutti gli aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo primario di prevenire incidenti ed infortuni. Ma chi può ricoprire questo ruolo? È possibile che il datore di lavoro possa essere RSPP? Scopriamolo insieme.
Che cos’è un RSPP?
Innanzitutto, è importante chiarire che cosa sia l’RSPP. Questa figura professionale si occupa della valutazione dei rischi, dell’attuazione delle misure preventive e protettive, della formazione dei lavoratori sulla sicurezza, dello sviluppo del documento sulla valutazione dei rischi (DVR). In sostanza, le sue funzioni sono fondamentali per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Quando il datore di lavoro può essere RSPP?
Allora, è possibile che un datore di lavoro diventi RSPP? La risposta è sì. Secondo quanto stabilito dall’art 34 comma 1 lettere b) c) del Dlgs 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni, il datore di lavoro – se in possesso dei requisiti previsti dalla normativa – può assumere direttamente l’incarico di RSPP.
Però, è importante sottolineare che il datore di lavoro, per poter ricoprire questo ruolo, deve possedere competenze specifiche. Deve avere una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ed essere aggiornato continuamente su tutti gli aspetti tecnici, legislativi e gestionali relativi a tale ambito.
Considerazioni finali
In conclusione, la possibilità che il datore di lavoro possa essere RSPP rappresenta un’opportunità da non sottovalutare. Tuttavia, è essenziale considerare le responsabilità e gli obblighi che questa scelta comporta. La sicurezza sul lavoro è un tema delicato e fondamentale, che richiede attenzione costante, competenza ed esperienza.
Così come per ogni decisione aziendale importante, anche la scelta del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione deve essere ponderata con cura. Ricordiamo infine che nel caso in cui il datore di lavoro decida di delegare tale funzione ad un professionista esterno o ad uno dei dipendenti dell’azienda stessa dovrà comunque mantenere la figura del Datore Lavoro Sostituto (DLS).

