Sicurezza sul lavoro Orvieto: Per non morire di lavoro

 

28 Novembre 2009

Questo è il titolo del convegno nazionale, tenutosi lo scorso 21 Novembre ad Orvieto presso la Sala del Governatore del Palazzo dei Sette.
L’iniziativa è sorta per affrontare e diffondere con maggior convinzione la cultura sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Le parti sociali e politiche intervenute hanno affrontato le problematiche connesse alla mancata attuazione delle norme di sicurezza, quindi hanno discusso e dibattuto sugli infortuni e morti sul luogo di lavoro.
Nel 2008 i dati nazionali forniti dall’Inail hanno parlato per la Regione Umbria di 16 morti ed oltre17000 infortuni lavorativi, dimostrando la necessità di intervenire più concretamente in materia di prevenzione per far in modo che il numero di incidenti infortunistici e mortali scenda sotto una soglia più ragionevole.
Il numero è estremamente alto se confrontato con l’estensione e densità occupazionale dell’Umbria.
Il fenomeno è causato da una serie di motivi tra loro concatenati: dall’inosservanza delle norme in materia di prevenzione e salute e sicurezza sul lavoro, spesso dovuta all’ignoranza di una generazione arrivista, cioè che in vista di maggiore produzione si disinteressa della sicurezza dei propri lavoratori; dalla forte diffusione del fenomeno del lavoro sommerso, in Umbria è infatti presente una folta moltitudine di lavoratori in nero; dal lavoro continuo degli operai che producono anche oltre l’orario di lavoro consentito, sia per garantire i ritmi elevati di produzione ma anche e soprattutto perché assunti con contratti precari.
Per far in modo di mantenere il posto di lavoro, soprattutto a fronte della crisi economica attuale, e vedersi così riconfermato il contratto il lavoratore si adopera oltre le sue forze, diventando così più vulnerabile ai rischi di infortunio sul lavoro.
Il Convegno si propone di promuovere strumenti di accertamento ed ispezione più efficaci e specifici, in modo che le responsabilità e le indagini in caso di incidenti siano più celeri e sicure.
Oltre a quanto appena accennato, l’assemblea si è occupata di temideterminati, quali:
 la costituzione di una rete nazionale per ridurre il fenomeno infortunistico e delle morti bianche, nonché garantire le risorse necessarie agli infortunati o agli eventuali eredi per affrontare le spese rispettivamente riabilitative e processuali;
l’allargamento dei poteri e delle tutela riconosciuta agli RLS;
la creazione di una Procura Nazionale sulla Sicurezza sul lavoro che si occupi esclusivamente dei reati lavorativi commessi in tutta Italia;
l’istituzione di una giornata nazionale dedicata alla cultura della sicurezza e salute sul lavoro nelle scuole;
L’impegno del 50% dei fondi raccolti dalle Asl per assumere e formare tecnici della prevenzione;
l’erogazione di un contributo economico, stabilito per legge, da indirizzare a lavoratori precari, irregolari nonché giovani.
Il Convegno, cui hanno partecipato forze politiche, enti istituzionali e esperti del settore,ha come suo obiettivo la riduzione del fenomeno infortunistico della regione, insieme e grazie alla riduzione, e se possibile definitiva sconfitta del lavoro sommerso,lavoratori irregolari ed in nero, fenomeno ancora molto diffuso in Umbria.



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