Sono sempre di più i lavoratori stranieri, comunitari e non, che lavorano nelle imprese italiane. A loro toccano spesso quei lavori che gli italiani fanno malvolentieri e l’edilizia è certamente uno dei settori, insieme all’agricoltura, più toccati dalla crescita occupazionale degli stranieri.
Il problema è che spesso questi lavoratori provenienti da paesi diversi dal nostro hanno meno conoscenza e consapevolezza delle misure di sicurezza e per loro i simboli e gli avvertimenti di pericolo sono spesso difficilmente comprensibili a causa della lingua. Così i cantieri edili di Milano hanno pensato a una bella iniziativa sperimentale per migliorare la sicurezza di questi lavoratori.
Sono 8 per ora i cantieri coinvolti nel nuovo progetto di informazione/formazione per la sicurezza nei cantieri e tre hanno già iniziato una prima fase del percorso (Cimitero di Chiaravalle, Via degli Etruschi e Via Ugo Tommei).
Il progetto, presentato il 21 dicembre 2009 a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione, Giovanni Terzi, sarà rivolto a tutti i lavoratori, con una particolare attenzione per gli stranieri nell’ottica anche di un’azione di mediazione culturale.
Al momento le lingue selezionate per dare le informazioni sulla sicurezza sono cirillico, rumeno, cinese, albanese e poi anche arabo, inglese e francese.