MARGHERA: le buone prassi della sicurezza nei luoghi di lavoro

 

02 Marzo 2010

convegno sicurezza sul lavoroSi è tenuto a Marghera (VE) un seminario di studio dal titolo: “Le buone prassi della sicurezza”.
L’incontro, patrocinato dall’Inail Direzione Regionale Veneto, ISPESL, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia, Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Venezia, ha avuto come sede il polo Scientifico Tecnologico di Venezia, Sala Conferenze dell’Edificio Lybra.

Al convegno hanno partecipato numerosi ingegneri tecnici ed esperti in tema di sicurezza sul lavoro per illustrare esempi applicativi pratici di buone prassi, con riferimento specifico alla gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, esempi comunque validi e calzanti in diversi contesti industriali e produttivi: dal settore elettrico a quello pubblico, chimico delle nanotecnologie ed alimentare.
Il fine ultimo di questo incontro è quello di un confronto aperto tra gli operatori del settore volto ad una conoscenza ed applicazione più approfondita e costruttiva delle buone prassi della sicurezza.

Ricordiamo che l’art.2 comma 1 lettera V Dlgs 81/08 definisce le buone prassi come: ”soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi ed il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che provvede ad assicurarne la più ampia diffusione”.

Ne deriva che le buone prassi sono considerate strumenti idonei alla diffusione della cultura della sicurezza, e tale capacità è riconosciuta sia dalla legislazione nazionale che europea.

Bruxelles ha individuato infatti i requisiti richiesti al fine del riconoscimento delle buone prassi:

  1. rilevanza per la tematica della valutazione del rischio;
  2. interventi rivolti al luogo di lavoro;
  3. rischi elimina ti o ridotti alla fonte;
  4. una valutazione del rischio svolta interamente dal datore di lavoro o da un lavoratore designato dal datore di lavoro;
  5. una gestione del rischio efficace e programmatica;
  6. una corretta applicazione;
  7. miglioramenti concreti;
  8. una partecipazione ed un coinvolgimento effettivi dei lavoratori e dei loro rappresentanti;
  9. considerazione della diversità della forza lavoro;
  10. sostenibilità nel tempo;
  11. superamento del mero rispetto di tutti i requisiti di legge del caso;
  12. possibilità di trasferimento ad altri posti di lavoro, compresi quelli in altri Stati membri, o verso le PMI.


Si può concludere che la diffusione della cultura in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro deve avvenire a più livelli, lo strumento della buona prassi rappresenta un percorso pratico facile da realizzare ed applicare e che consente ai datori di lavoro una giusta interpretazione del dettato normativo in materia.


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Associazione Nazionale Formatori della Sicurezza sul lavoro eroga diversi corsi per il personale e per i datori di lavoro in materia. In particolare vengono offerti i corsi obbligatori introdotti dal Dlgs 81\2008 Testo Unico Sicurezza.


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