Il Regolamento della Comunità Europea nr 178 del 28 gennaio 2002 “stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare”.
Tra le disposizioni introdotte dal REG CE 178/2002 vi è quella di monitorare gli alimenti, i mangimi, gli animali destinati alla produzione alimentare durante tutte le fasi della filiera alimentare, dalla produzione fino alla distribuzione al consumatore finale. Gli operatori del settore alimentare (OSA) devono quindi adottare un sistema di tracciabilità che consenta l’individuazione a monte e a valle della catena alimentare, elaborando un metodo efficace di monitoraggio del materiale in ingresso e in uscita.
L’obiettivo finale dell’adozione del sistema di tracciabilità è quello di assicurare che gli alimenti in circolazione provengano da fornitori certificati e che risultino sani dal punto di vista dell’igiene alimentare, garantendo anche le forme di controllo rivolte al ritiro tempestivo dal mercato dei prodotti contenenti ingredienti insalubri, all’informazione degli operatori coinvolti e alla segnalazione alle autorità competenti in materia.
L’istituzione di un sistema organizzato che garantisca la possibilità di risalire ai diversi soggetti coinvolti nella filiera, è rivolto al conseguimento dei seguenti obiettivi:
- garantire la sicurezza della produzione alimentare;
- individuare le cause dei problemi;
- attribuire le responsabilità tra fornitori, trasportatori, distributori;
- migliorare le qualità dei prodotti alimentari in circolazione;
- attivare un sistema di allarme rapido
In dettaglio il legislatore ha introdotto l’obbligo di rintracciare per ogni prodotto alimentare che arriva al consumatore, tutti i soggetti e i passaggi subiti, con l’obiettivo di informare il consumatore stesso sulla storia dell’alimento. Le informazioni devono essere contenute nel “manuale per la rintracciabilità alimentare”’, un documento che deve contenere i dati relativi ai soggetti coinvolti nella filiera, (dati dell’impresa, del responsabile e tutti i documenti di ingresso e uscita nella catena), il nominativo dei responsabili della tracciabilità, delle diverse imprese, lo schema dettagliato del percorso dell’alimento, le modalità di tracciamento dei dati relativi ai prodotti che transitano nella filiera.
L’obiettivo è quello di integrare le procedure HACCP con le nuove esigenze di rintracciabilità. L’adozione del manuale della rintracciabilità degli alimenti consente di acquisire vantaggi sia per il consumatore che per le aziende. Il consumatore ha la possibilità di risalire a tutte le fasi di produzione, di trasporto e di conservazione degli alimenti che acquista individuando gli eventuali punti di criticità. Le imprese possono avere il controllo capillare della produzione, analizzando le criticità e riducendo il rischio derivante da frodi alimentari.
ANFOS propone il servizio di redazione del manuale di rintracciabilità degli alimenti, rivolto a tutte le aziende coinvolte nelle diverse fasi della filiera ai sensi di quanto previsto dal Regolamento 178 del 28/01/2002.