Da INAIL la relazione annuale 2016,

 

13 Luglio 2017

Sono stati presentati dal presidente INAIL De Felice i dati della Relazione annuale 2016: andamento degli indici infortunistici sui luoghi di lavoro, dati di bilancio e risultati più significativi ottenuti sul fronte degli investimenti e degli incentivi a sostegno delle aziende e dei contribuenti.

Infortuni sul lavoro 2016

Per quanto riguarda le denunce di infortuni non si segnalano particolari variazioni rispetto all’anno precedente, 642mila infortuni denunciati (+0,66%) rispetto al 2015, tuttavia rispetto al 2012 si registra una diminuzione pari a quattordici punti percentuali.

Sul totale delle denunce il 65% degli infortuni (419mila) sono stati accertati, di questi il 19% avvenuti in itinere. Calano invece in modo più rilevante gli infortuni mortali, si passa dai 1.364 casi del 2012, ai 1.286 del 2015 e ai 1.104 dell’anno scorso; di questi 618 sono quelli accertati, anche se i pochi casi ancora in regime di valutazione fossero tutti riconosciuti come morti sul lavoro, la diminuzione corrisponderebbe al 12,7% in meno rispetto al 2015 ed a circa il 25% rispetto al 2012.

Confermato l’aumento delle denunce di malattie professionali, nel 2016 sono state denunciate circa 60mila malattie, circa 1.300 in più rispetto al 2015 e circa 30% in più rispetto al 2012. La maggior parte delle malattie denunciate (64%riguardano patologie derivanti da esposizione a movimenti scorretti o posizioni incongrue, riconducibili quindi genericamente a malattie del sistema osteo-muscolare. Seguono le malattie da esposizione a sorgenti rumorose (ipoacusia) quelle del sistema nervoso, i tumori e le malattie di tipo respiratorio.
Il dato riguarda le nuove denunce di malattie, e non i lavoratori con patologie riconosciute ed in corso che sono circa 45 mila; di questi 1.400 i soggetti con malattie correlate all’esposizione ad amianto.

Nel corso dell’anno 2016 sono deceduti 1.297 lavoratori a causa di malattie derivanti da esposizioni professionali, (il 32,2% in meno rispetto al 2012), di questi 357 per patologie asbesto correlate.

Bandi, finanziamenti e sostegno fiscale

Continuano le azioni intraprese a sostegno fiscale delle aziende che si dimostrano più virtuose nel promuovere attività rivolte alla tutela della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro; nel 2016 sono state approvate circa 27 mila richieste di riduzione dei tassi tariffari e sono state disposte riduzioni del 7,6% dell’importo del premio per le imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2014-2015. Prosegue anche la copertura dei costi per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con il bando ISI 2016, che ha messo a disposizione fondi per circa 245 milioni di euro, corrispondente alla settima tranche di un ammontare complessivo di circa 1,5 miliardi di euro stanziato dall’Inail a partire dal 2010.

Per la prima volta nel 2016 il bando ISI è stato accompagnato dall’introduzione del “bando agricoltura” che ha messo a disposizione delle micro e piccole imprese agricole 45 milioni di euro per la copertura di costi per macchine agricole e trattori, e con particolare attenzione ai giovani agricoltori che hanno presentato progetti innovativi.

Prestazioni sanitarie

Nei confronti dei lavoratori sono state effettuate circa 7 milioni e mezzo di prestazioni sanitarie, di cui 700 mila le prestazioni “prime cure” la maggior parte delle quali (84,4%) per infortuni. Sono state fornite a 3.887 pazienti circa 126 mila prestazioni riabilitative e 10.190 visite fisiatriche, mentre il centro protesi di Vigorso di Budrio ha registrato l’accesso di circa 10.700 pazienti.

Vigilanza

Le posizioni assicurative con rendite in favore di soggetti invalidi o inabili per lavoro nel 2016 risultano essere circa 3 milioni e 760 mila, dato sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente, di queste 745 mila sono quelle ai superstiti di vittime del lavoro o in favore di soggetti con inabilità considerate permanenti e 17 mila quelle di nuova istituzione.

I dati di bilancio mostrano un andamento positivo pari a 1.497 milioni di euro, con riserve economiche che ammontano a circa 32 miliardi e 323 milioni di euro, di cui il 77% circa coperte da liquidità.

Gli esiti della vigilanza sul territorio indicano che nel 2016 sono state verificate le condizioni di lavoro in 20.876 aziende da parte dei 324 ispettori attivi, nell’87,6% dei casi sono state rilevate irregolarità che hanno portato a regolarizzare le posizioni di 57.790 lavoratori, il 10% circa costituivano la quota dei lavoratori ” in nero”.

In proposito si consolida la lotta al fenomeno del caporalato, che ha condotto ad intraprendere e mantenere le azioni di vigilanza e di contrasto al fenomeno soprattutto diffuso nel settore dell’agricoltura e del lavoro stagionale, azioni importanti in questo campo sono state possibili grazie alla sinergia con altri soggetti istituzionali, con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, che si sono coordinate sul territorio con il personale ispettivo del Ministero del Lavoro, di Inail e di Inps.

Politiche disabilità

La pubblicazione del nuovo Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro ha consentito di sviluppare percorsi personalizzati da adattarsi alle aziende rivolti al mantenimento dei posti di lavoro, con una copertura finanziaria di 150 mila euro rivolti a coprire le spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’adeguamento della postazione di lavoro e per la formazione.

Info: Relazione Inail 2016


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